Contenuto inserito il: 03-02-2020 Aggiornato al: 30-07-2020

Recupero patrimonio edilizio - Detrazione IRPEF


Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è prevista la detrazione dall'Irpef del 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2020 fino ad un limite massimo di spesa di 96.000 euro. La detrazione  deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo nell’anno in cui sono state sostenute le spese e in quelli successivi.

Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la
detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.

La detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l’agevolazione
fiscale prevista per gli stessi interventi dalle disposizioni sulla riqualificazione energetica degli edifici

Per accedere ai benefici è necessario rispettare le disposizioni e gli obblighi stabiliti dalla normativa che riguardano vari aspetti:
Quando si effettuano lavori di recupero del patrimonio edilizio ad alcune condizioni si può aver diritto  al pagamento dell’Iva in misura ridotta 

N.B.
 
Il DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) ha introdotto anche per i contribuenti che negli anni 2020 e 2021 effettuano lavori di recupero del patrimonio edilizio, la possibilità di optare, in luogo della detrazione, per un contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura da parte dei fornitori di beni o servizi oppure per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante

La cessione può essere disposta in favore:

  • dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi
  • di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
  • di istituti di credito e intermediari finanziari.

I soggetti che ricevono il credito hanno, a loro volta, la facoltà di cessione.