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I lavori per la costruzione dell'acquedotto iniziarono nel 1254 e, sotto la guida di Fra Bevignate e di Boninsegna da Venezia terminarono nel 1280. Fu costruito per portare l’acqua da monte Pacciano alla Fontana Maggiore
Porta del XIII sec. Appartiene alla cinta medievale.
È una delle cinque porte delle mura etrusche. È orientato a est. Nello stemma originario della porta e del borgo è raffigurato il sole, associato al colore bianco della luce e della farina che proveniva dai mulini del Tevere
Porta della città del XII-XIII sec. realizzata in pietra arenaria e arco a sesto acuto, appartenente alla primitiva cinta medievale. Esposto a Est, l’arco si trova nel quartiere di Porta sole e prende nome dalla vicinanza all'abitazione della famiglia Tei
La porta appartiene alla cinta medievale e presenta sopra l’arco un’iscrizione in caratteri gotici che ne ricorda il restauro del 1329.
La porta, rivolta a sud, fu costruita nel 1250 nella cinta medievale perugina, ed era attraversata dalla via regale e papale
Porta monumentale etrusca (III sec. a.C.) orientata a Nord dell’antica cinta muraria. Per le sue dimensioni, 11 m. di altezza e per il suo ottimo stato di conservazione è da considerare la più imponente di tutta l’Etruria antica
È la più grande delle porte medievali e si apre nella cinta muraria del XIV sec. Dal tetto/terrazza della torre si ammira uno splendido panorama sulla città
È situato ad est di Perugia in via Enrico dal Pozzo, in un’area interessata da necropoli fin dall'epoca etrusca. I lavori iniziarono nel 1837 e 12 anni dopo fu inaugurato
Monumentale sala rinascimentale edificata nel 1507 per il ricovero dei bisognosi al centro del borgo di Porta Sant’Angelo (oggi Corso Garibaldi) dal Collegio della Mercanzia, la corporazione egemone nel governo di Perugia. Tale fu mantenuta fino al 1990
L’Ospedale fu istituito nel 1303 per svolgere le funzioni di accoglienza a pellegrini, poveri, infermi e bambini abbandonati
È composta da una vasca ottagonale al cui centro si erge una colonna che sostiene una conca da cui esce il busto di Nettuno.
Costruita nel 1928 dall’Architetto Pietro Angelini sotto un'antica arcata del XV secolo che le fa da cornice
Simulacri bronzei simbolo di Perugia. Una copia è stata posta ai lati della porta della Sala dei Notari Gli originali si trovano nell'atrio di Palazzo dei Priori dopo aver dimorato, negli anni 90, in una sala a piano terra che da loro ha preso il nome
È ubicato lungo l’importante asse viario che conduce verso il lago Trasimeno e Chiusi, a circa 5 km dall’acropoli della città. Rappresenta l’esempio architettonico più importante tra quelli di tomba con volta a botte diffusi nel territorio perugino
La loggia dei lanari è un ambiente trecentesco, ristrutturato nel XX° sec. realizzato in pietra bicroma e volte in laterizio, composto da grandi arcate aperte sulla pianura umbra e sul monte Subasio.
Realizzato a ricordo della resistenza della città alle truppe mercenarie mandate da papa Pio IX nel 20 giugno 1859 per reprimere la rivolta popolare
Risale agli inizi del II sec. d.C. Rappresenta il mito di "Orfeo e le fiere"
Si trova fuori le mura nella zona settentrionale. Fu utilizzata dal VI al II sec. a.C. E' testimonianza di una varia tipologia funeraria, costituita perlopiù da tombe a camera, oltre che a cassone e a fossa.
Si trova parte nel Comune di Corciano e parte nel comune di Perugia. Sorge lungo la strada statale Pievaiola, nei pressi di Castel del Piano. Appartiene alla fase storica in cui si compie il passaggio dalla civiltà etrusca a quella romana
Commissionato e realizzato alla fine dell'800 è stato destinato a vari usi, tra cui quello di lussuoso albergo con il nome di Palace Hotel. Dal 1977 è sede del Consiglio Regionale. E' stato definitivamente acquistato dalla Regione Umbria nel 1999
Il Palazzo dei Priori è sede del Comune di Perugia, della Galleria Nazionale dell'Umbria e delle due maggiori corporazioni medievali: il Nobile Collegio della Mercanzia e il Nobile Collegio del Cambio.
Venne realizzato, tra il 1473 ed il 1481 nell'antica piazza del Sopramuro, su progetto degli architetti lombardi Gasperino di Antonio e Leone di Matteo. Il Palazzo ospitò i Capitani del Popolo e in seguito i Bargelli (Capitani delle guardie).
Il Palazzo della Università vecchia, di Gasperino di Antonio e di Bartolomeo Mattioli da Torgiano, risale alla fine del XV secolo.
Costruito dopo l’unità d’Italia sulle rovine della Rocca Paolina, la grande fortezza papale
Edificato dal 1716 al 1724 è attualmente sede della Presidenza della Giunta regionale
Realizzato tra il 1748 e il 1758 come dimora gentilizia, nel 1927 diviene sede dell'Università per Stranieri di Perugia
Si apre nella cinta muraria etrusca (III sec. a.C.), è orientata verso sud e prende nome dalla chiesa vicina di S. Ercolano. E’ detta Cornea ovvero di corno.
E' la ricostruzione del 1576, di una porta duecentesca. Come è scritto sulla lapide posta sopra l'arco, fu commissionata dal Governatore pontificio Antonio Santacroce, da cui il nome porta Crucia
Costruita nel 1726 prende il nome dal fosso sottostante
La porta di Santa Croce prende il nome della vicina chiesa di Santa Croce, oggi San Giuseppe.
Inserita nella cinta muraria etrusca. Secondo una credenza popolare questo luogo si riteneva essere “fausto”, tanto che i Baglioni, residenti nel rione di Porta Eburnea, passavano per questa porta prima di partire per le battaglie.
Monumentale arco della cinta muraria, risalente al III sec. a.C. costituiva il più importante accesso meridionale alla città
La porta prende nome dalla vicina chiesa di San Costanzo
Porta duecentesca appartenente alla cinta medievale, posta in direzione ovest verso Chiusi e il lago Trasimeno.
Costruita alla fine del XV sec., contemporaneamente all’attiguo convento francescano amadeita (oggi Cinema Zenith), era l’antico accesso alla città per chi veniva da Roma, da cui derivava l’appellativo di Porta Romana.
Porta della cinta medievale. E' detta anche Porta Romana poiché rivolta a sud in direzione di Roma, dove passava la via Regale e/o Papale, percorsa dai pellegrini
Come l’omonimo Borgo prende il nome dalla chiesa di S. Antonio Abbate. Fu aperta nel 1374 sull’estremità della poderosa fortezza papale di Porta Sole
Appartiene alla cinta muraria medievale e prende nome dall’antichissimo monastero benedettino femminile, ubicato fuori dalla cinta, trasformato in ospedale psichiatrico nel 1818.
La porta si apre nelle mura medievali, con più esattezza nella cinta ovest. Prende nome dall’antichissima chiesa di Santa Susanna, divenuta cripta di San Francesco al Prato (chiusa nel XIV sec. e utilizzata come sepolcreto)
E’ una delle porte principali della città etrusca. Orientata a ovest verso il lago Trasimeno da cui prende il nome, è detta anche di S. Luca, e/o della Madonna della Luce per la vicinanza delle chiese omonime
E' una porta minore della cinta muraria etrusca che veniva usata per il traffico pedonale
Monumentale fortezza, realizzata su progetto di Antonio da Sangallo il giovane (1540 - 1543).
E' una grande sala rettangolare sostenuta da otto poderosi arconi. Dopo il 1582 diventò sede della potente Arte dei Notai, da cui il nome attuale.
Si trova nel lato nord del Palazzo dei Priori, nell’area ove sorgeva l'antica chiesa di San Severo. Fu realizzata attorno al 1339 ed è stata sede del primo archivio comunale.
Scoperta per caso all'inizio el 900. Si trova in una collina nei pressi di Monte Tezio, nella zona di San Giovanni del Pantano
Alta circa 42 metri la Torre degli Sciri è l'unica superstite, nella sua interezza, di decine di torri che nel Medioevo hanno caratterizzato la città di Perugia.