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Imponente abbazia benedettina fondata prima dell’anno Mille. Nel corso dell' XI sec. raggiunse l’apice della propria potenza, basata su un notevolissimo patrimonio fondiario e sul controllo di 40 Parrocchie.
Originariamente di impianto gotico venne costruita in due fasi, dal 1300 al 1458, sulla preesistente Pieve di Santo Stefano del Castellare del V sec
Il complesso benedettino di San Pietro, fondato nel 966 dall’abbate Pietro, sorge dove già nel VI sec. era l’antica Cattedrale, in un'area sacra etrusco-romana. Del X sec. è rimasto l’impianto basilicale a tre navate
Edificata tra il 1300 e il 1400
La chiesa, dedicata a Sant’Antonio di Padova, divenne parrocchia nel 1967. Nei locali del Convento (1949) sorge l’importante biblioteca OASIS, aperta al pubblico e ricca di circa 40.000 volumi.
L’impianto della Chiesa ha origine cinquecentesca e l’interno è costituito da tre navate riccamente decorate.
La chiesa oratorio chiamata anche chiesa del Cristo Morto, è documentata già nel 1334, ma dal 1163 il sito era sede della chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo. Fu ristrutturata nel 1641, mentre l’attuale aspetto risale al 1860
La compagnia, sorta nel 1570 per dare degna sepoltura ai morti indigenti, ne promosse la costruzione a partire dal 1575. I lavori, eseguiti da Bino Sozi su progetto di Vincenzo Danti, si protrassero fin oltre il 1600.
La piccola chiesa, conosciuta anche come “Oratorio della Madonnuccia”, è posta appena fuori il paese di San Martino in Campo, lungo un sentiero storico che dalla Valle del Tevere conduce a Perugia.
Chiesa romanica "a torre" edificata prima del 1027 e dipendente da San Pietro, è addossata al muro etrusco con un’abside aggettante che la fa apparire come sospesa nel vuoto. Presenta una struttura architettonica ad aule sovrapposte
La tomba del patrono. Esistente già nel 1027, è dedicata a San Costanzo, uno dei tre patroni della città, molto venerato dai Perugini, martirizzato ai tempi di Marco Aurelio e le cui reliquie vennero ritrovate sotto l'altare maggiore nel 1781.
Grandiosa chiesa barocca
Attestata nel 1163, mostra resti della fase medievale nella facciata con tetto a doppio spiovente e campanile a vela. I restauri post-sisma del 1997 hanno portato alla luce nell'abside affreschi databili tra XIII e XIV sec.
Fa parte del Complesso monumentale di San Matteo degli Armeni, che ha ospitato una comunità di Monaci Armeni della regola di San Basilio, dal 1272 al XVI secolo, profughi scampati alle persecuzioni iconoclaste.
La Chiesa di San Michele Arcangelo è una delle prime chiese paleocristiane in Italia (V-VI sec.).
Rimaneggiata nel corso dei secoli, sorse nel VII-VIII sec. su un preesistente sito archeologico, divenendo parte di un insediamento monastico
Conserva straordinariamente l’aspetto architettonico trecentesco delle origini e all’interno si trovano importanti affreschi di scuola umbra (XIV sec.), opere di artisti in collegamento con la cultura senese
Esistente già dal sec. XI, dipendente dall’Abbazia di Pomposa e dal Capitolo della Cattedrale. Nel XII sec. divenne chiesa parrocchiale.
La Chiesa di Sant’Ercolano, dedicata al santo protettore di Perugia martirizzato nel 548 d.C., venne costruita tra il 1297 e il 1326 a ridosso delle mura etrusche
La chiesa, ricostruita e modificata recentemente (1911), è di origine antichissima e conserva una delle poche testimonianze della pittura del Duecento e Trecento umbro
Nell’area dove è sorta la chiesa, esisteva già dall’ XI sec. un insediamento di monache benedettine, a ridosso delle mura etrusche. Dal XV sec. l’edificio fu ceduto all’Ordine dei Minimi di Paola
Monastero femminile cistercense fondato nel 1253, fu uno dei complessi religiosi più ricchi della città. La chiesa presenta una facciata trecentesca, rivestita in pietra bianca e rosa, e un portale gotico sormontato dal rosone.
Risalente alla metà del XIII sec., è stata un’importante chiesa francescana della città, annessa all’omonimo convento, sede dei Frati Minori Conventuali e dello Studium Medievale.
Chiesa gotica con facciata in pietre bianche e rosa, ha un portale gemino con rifacimento manieristico nella parte superiore. L’interno, ad una sola grande navata, fu ristrutturato tra ’700 e ’800.
L’originaria chiesa parrocchiale apparteneva alla comunità delle Clarisse di S. Maria di Monteluce in S. Erminio
La chiesa, documentata nel 1285, come insediamento benedettino, fu abbandonata nel 1372 a causa della costruzione della fortezza papale di Porta Sole, cosiddetta del Monmaggiore.
Situato su un’altura circondata da un bosco di farnie, residenza dei Frati Minori dell’Umbria, fu donato nel 1218 a San Francesco dai monaci benedettini del vicino monastero di San Giustino. Dell'antico complesso restano pochissime tracce.
È un antico convento fortificato sorto su un romitorio
Il complesso risale alla metà del XV sec. e rappresenta il massimo esempio di arte rinascimentale a Perugia
Esempio tra i più interessanti del primo barocco perugino
Nasce come Abbazia benedettina, situata in un importante nodo viario, vicina all’altra Abbazia di Santa Maria Valdiponte (Montelabate). La prima documentazione dell'Abbazia si ha nel 1156.
La Madonna della Villa a Sant’Egidio fu costruita alla fine del trecento con lo scopo di proteggere un’edicola contenente l’immagine di una Madonna col Bambino del XIV sec., ritenuta miracolosa.