Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni. Il Piano promuove un’ambiziosa agenda di riforme, e in particolare, le quattro principali riguardano:
   • pubblica amministrazione
   • giustizia
   • semplificazione
   • competitività


Il Piano è in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU riguardo alle quote d’investimento previste per i progetti green (37%) e digitali (20%).
Le risorse stanziate nel PNRR sono pari a 191,5 miliardi di euro, ripartite in sei missioni:
   • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - 40,32 miliardi
   • Rivoluzione verde e transizione ecologica - 59,47 miliardi
   • Infrastrutture per una mobilità sostenibile - 25,40 miliardi
   • Istruzione e ricerca - 30,88 miliardi
   • Inclusione e coesione - 19,81 miliardi
   • Salute - 15,63 miliardi


Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro.
Complessivamente gli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare sono pari a 222,1 miliardi di euro.



Perugia, al momento, conta su 167,98 milioni, una parte cospicua delle risorse consentirà di dare attuazione al Piano urbano della mobilità sostenibile, approvato, tra i primi in Italia, nel 2019. Su questo fronte, 87 milioni, cui si aggiungeranno 5 milioni cofinanziati tra Comune e Regione, sono destinati alla realizzazione di una linea (Castel del Piano-Fontivegge) di Bus Rapid Transit: un percorso di 13,5 chilometri, in parte su corsie riservate, che toccherà importanti poli di interesse comunale e regionale (ospedale, sedi universitarie, stazione ferroviaria, minimetrò, zone industriali e commerciali, stabilimento della Perugina). Si prevede di impiegare bus elettrici snodati a elevata capacità di trasporto. Di quasi 8,5 milioni è poi il finanziamento per l’acquisto di nuovi mezzi di cui tre elettrici e per la realizzazione delle relative infrastrutture di ricarica.

“I fondi Pnrr – ha ricordato il sindaco – completano quelli a valere sul Piano nazionale strategico della mobilità sostenibile, che ha già destinato a Perugia oltre 16 milioni per l’acquisto di bus elettrici. Così potranno diventare realtà le navette a servizio del centro storico e ulteriori bus ad alta capacità utilizzabili nelle linee Brt, come previsto nel Pums”.

Di 2,6 milioni è il finanziamento per la realizzazione di 10 chilometri di piste ciclabili urbane e metropolitane di collegamento tra i nodi ferroviari o metropolitani e le sedi universitarie presenti nel territorio. Risorse, queste, che si aggiungono agli altri importanti finanziamenti statali e regionali con i quali, sempre in attuazione del Pums, si è inteso dare un forte impulso alla diffusione della mobilità attiva pedonale e ciclistica: circa ulteriori 8 milioni previsti nel nostro programma triennale delle opere pubbliche.

Con fondi del Pnrr (29 milioni), sono stati finanziati anche due progetti nell’ambito del Programmi Innovativo per la Qualità dell’Abitare (PInQUA), grazie ai quali un’ampia area dismessa di Ponte San Giovanni si trasformerà in un eco-quartiere, dando corpo a un modello dell’abitare proprio di una città intelligente, inclusiva e sostenibile. Finanziato per 10 milioni anche il piano che riguarda l’asta del Tevere, destinato a incidere sui centri che si affacciano sul fiume, con interventi volti alla manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione di aree e di strutture edilizie esistenti, quali gli antichi mulini, con lo scopo di ridurre i fenomeni di degrado sociale, accrescere servizi sociali e culturali, educativi e didattici e promuovere attività sportive.

“Abbiamo davanti una sfida epocale che va ben oltre l’aspetto economico, pur rilevante - dichiara il sindaco Andrea  Romizi. Le città avranno un ruolo chiave: non solo nella costruzione di progettualità tecnicamente adeguate, ma, prima ancora, nella presentazione di proposte convincenti per le proprie comunità, così da innescare un nuovo, vero ‘progetto di convivenza civile’, come lo ha di recente definito Papa Francesco”.