Si ispira allo stile cinquecentesco toscano.
Tra il 1745 ed il 1750, l’interno venne riccamente decorato dai migliori esponenti della cultura artistica perugina dell’epoca: Pietro Carattoli, Francesco Appiani, Anton Maria Garbi, Giuseppe Brizi, Giacinto Boccanera e Nicola Giuli.
Il piano nobile (1° Piano) è affrescato con inquadrature prospettiche e soggetti di carattere mitologico. Nel salone d’onore Francesco Appiani dipinse Giove fulminante il cocchio dell’Orgoglio. Attiguo all’ex appartamento privato dei Donini è l’ex Cappella, decorata da stucchi e dipinti inquadrati in ardite prospettive architettoniche e da una tela di Francesco Appiani, raffigurante l’Incoronazione della Vergine. La sala del Caminetto, decorata da Pietro Carattoli e da Giacinto Boccanera appare come la più suggestiva del palazzo.
Nel XIX sec. il palazzo fu venduto da Pierluigi Donini al Comune di Perugia. Nel 1819 accolse il principe austriaco di Metternich. Fu sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia e attualmente è sede della Presidenza della Giunta regionale.
A piano terra si trova la sala Salvatore Fiume che ospita la mostra permanente delle opere dell’artista siciliano, donata da Bruno Buitoni.