La corporazione, per significare la propria ricchezza, scelse la preziosa decorazione lignea, rivestendone senza soluzioni di continuità sia le pareti che il soffitto della Sala dell’Udienza.E’ un raro esempio di decorazione a formelle intarsiate, che riproduce i moduli trecenteschi del quadrilobo e di un glifo orientale iscritti entro il quadrato, eseguita da maestranze nordiche. Notevole è il pulpito della Giustizia, con i simboli colorati della città, dell’arte e delle quattro virtù cardinali (Giustizia, Fortezza, Prudenza e Temperanza).Il bancone, coevo, fu intagliato dal perugino Costanzo di Mattiolo. Nella lunetta sotto le volte è riprodotto lo stemma dell’arte, ovvero il grifo perugino sopra una balla di lana.L’Archivio del Collegio conserva gli Statuti e le Matricole ornate di miniature (XIV-XVI sec.).