E’ situato lungo la via regale in direzione del Tevere, nelle vicinanze della chiesa templare di San Bevignate.
Come altri cimiteri è sorto a seguito dell’editto napoleonico che stabiliva che le sepolture dovessero avvenire ad un’adeguata distanza dai centri abitati. Nel 1837 furono avviati i lavori su progetto dell’ing. comunale Francesco Lardoni e nel 1849 fu inaugurato dall’arcivescovo Gioacchino Pecci, futuro Leone XIII.
Già dieci anni dopo si rese necessario l’ampliamento su progetto dell’ing. Alessandro Arienti. Impianto monumentale, rappresenta una rassegna a cielo aperto della scultura e dell’architettura perugina del XIX e XX sec. Gli artisti, per la maggior parte provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Perugia, si sono ispirati alle correnti artistiche del tempo: dal Verismo all’Espressionismo, ma soprattutto dal Liberty, all’Art Déco e all’Eclettismo.
Tra i principali scultori e architetti si segnalano Raffaele Angeletti, Nazzareno, Angelo e Francesco Biscarini, Romano Mignini, Giuseppe Frenguelli, Bruno Arzilli, Giuseppe Luchetti, Ugo Tarchi, Tito Orfei, ecc. La committenza era costituita prevalentemente dalla borghesia e dalla nuova classe politica in ascesa.
Percorrendo i viali e le gallerie monumentali si possono conoscere al contempo i personaggi illustri della storia, delle arti, della letteratura e della politica perugina del periodo.