Palazzo Gallenga-Stuart, uno dei più significativi monumenti dell’architettura settecentesca Umbra. L’opera, in stile tardo-barocco, si deve all’architetto e pittore perugino Pietro Carattoli su progetto dell’architetto romano Francesco Bianchi.La facciata è scandita verticalmente da pilastri e orizzontalmente da cornicioni marcapiano in mattoni; il portale ha due colonne ioniche che sostengono la balaustra del piano nobile, mentre l’ultimo piano è circondato dalla balconata.Nel XIX secolo il Palazzo è stato oggetto di nuovi interventi che adornarono il palazzo con dipinti di Domenico Bruschi e Matteo Tassi. Negli anni Venti il Conte Gallenga Stuart cedette il Palazzo al Comune di Perugia.L’edificio ha ospitato nel tempo numerose attività artistiche e culturali: già nel secondo decennio del Settecento il giovane Goldoni recita in numerose commedie tenute nella sala ovale del palazzo, da allora denominata Sala Goldoni.Nel 1935, grazie alla generosità di Frederic Thorne Rider fu possibile ampliarlo acquistando le case limitrofe all’edificio. Elemento dominante dei lavori è l’Aula Magna, eretta su progetto dell’architetto perugino Dino Lilli, in cui spiccano l’affresco futurista di Gerardo Dottori e l’opera di Giuliano Giuman, “Nel Mondo”.
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Gallenga-Stuart Palace is one of the most important monument of the Umbrian architecture of 1700. The building was realised in late-Baroque style by the Peruginian architect Pietro Carattoli, following the project of Francesco Bianchi.
The façade is vertically articulated with pillars and horizontally with brick cornices. The portal has two ionic columns sustaining the balustrade of the main floor, whereas the upper floor is enclosed by the balcony.
In the XIX Century it was decorated with paintings by Domenico Bruschi and Matteo Tassi. In the ‘20s the Count Gallenga left the Palace to Perugia Municipality
In the course of the time the building hosted copious artistic and cultural activities; in the first half of 1700 Goldoni acted in many plays occurred in the oval hall of the Palace, hereafter called Sala Goldoni.
In 1935, thanks to Frederic Thorne Rider, it was possible to buy the adjacent houses and expand the building. It was erected the Auditorium, following the project of Dino Lilli, where are exposed the futurist fresco of Gerardo Dottori and the work of Giuliano Giuman called “Nel Mondo”.