Ex Ospedale ed ex Chiesa Santa Maria della Misericordia – Former Hospital and former Church of S. Maria della Misericordia

Il complesso dell’Ex Ospedale Santa Maria della Misericordia, identificabile dal trigramma D M AE (=Domus Misericordiae, ovvero casa della misericordia, con la ae sovrascritta alla m), già in epoca medievale fu la più importante istituzione assistenziale della città.Era gestito dalla confraternita omonima composta da chierici e laici, già attiva dal 1296. Dopo gli anni della peste del 1348, per la sua gestione fu necessario l’intervento del Comune, che tuttora è rimasto titolare di gran parte delle strutture.

Per necessità di spazio l’ospedale si è espanso inglobando nel tempo molte costruzioni adiacenti. Come testimonianza , in molti edifici della via, è visibile ancora il trigramma DME. Nel palazzo Armellini al civico 50, oltre al logo DME, sopra la chiave di volta dell’arco è scolpito un pesce, a testimonianza della pescheria rimasta in quel luogo fino al XVIII secolo; da cui l’antico nome di “via della Pesceria“.

L’Ospedale, trasferito dal 1923 a Monteluce per poi confluire nel 2004 nel polo ospedaliero di San Sisto, ha conservato tuttora l’antico logo e nome.

Al civico 54 è la ex Chiesa Santa Maria della Misericordia, appartenuta all’Ospedale, con un impianto gotico che nei secoli ha subìto molte trasformazioni. Quello che appare oggi è frutto della ristrutturazione settecentesca di Pietro Carattoli. Esternamente presenta due nicchie, in quella di sinistra è un affresco di Giovanni Battista Caporali con la Madonna della Misericordia del XVI sec., nella nicchia di destra è una Madonna tra angeli opera di Marino da Perugia del XIV sec.

Il complesso, come altri edifici nella via, poggia su tratti murari etruschi, visibili in alcune sale interne, in particolare ai civici 40, 50, 54 e 58 e messi in luce da recenti restauri.

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The complex of the former Hospital of Santa Maria della Misericordia, identifiable by the trigram D M AE (= Domus Misericordiae, or house of mercy, with the ae overwritten to the m), was already, back in the Middle Ages, the most important charitable institution in the city.

The Hospital was established in 1303 to perform the functions of reception for pilgrims, poor, sick people and abandoned children. It was run by the brotherhood of the same name composed of clerics and laymen, active since 1296. After the years of the plague of 1348, an intervention of the City, which remained the owner of most of the structures, as it is still today, was necessary for its management.

Due to need for space, the hospital has expanded to include many adjacent buildings over the years. As a testimony, in many buildings of the street, the DME trigram is still visible. In the Armellini building, number 50, in addition to the DME logo, a fish is carved above the keystone of the arch, reflecting the fishmongers that remained there until the XVIII century; hence the ancient name of “via della Pesceria” (fishmonger road).

The Hospital, transferred to Monteluce in 1923 and then merged into the San Sisto Hospital in 2004, has still preserved the old logo and name.

The former Church of Santa Maria della Misericordia, located at number 54, belonged to the Hospital. Its Gothic structure has undergone many transformations over the centuries. What appears today is the result of the XVIII Century restructuring of Pietro Carattoli. Outside, it has two niches. In the left one a fresco by Giovanni Battista Caporali with the Madonna della Misericordia of the XVI century and in the right one a Madonna among angels by Marinoda Perugia of the XIV century.

The complex, like other buildings in the street, rests on Etruscan walls, visible in some internal rooms, in particular at numbers 40 and 50 and highlighted by recent restorations.

Accessibile a persone con disabitilità motoria 

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Wheelchair accessible

La ex chiesa al civico 54 è una sala espositiva gestita dal Comune di Perugia, il cui interno è visibile nei giorni e negli orari in cui sono aperte le mostre.

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The former church at n. 54 is now an exhibition space managed by the Municipality and it is visible during the exhibitions opening hours