Contenuto inserito il: 14-06-2022 Aggiornato al: 17-06-2022

Berardi Antonio

Poggio Renatico,1894 – Perugia,1975



Antonio Berardi nacque a Poggio Renatico il 10 maggio 1894. Socialista, laureato in medicina all’Università degli Studi di Perugia, conseguì nel 1932 la libera docenza in Clinica pediatrica, nel 1953 venne eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Partito socialista Italiano per la II legislatura.

Fu sindaco di Perugia dal 1964 al 1970, alla guida di una giunta composta da democristiani, socialisti e socialdemocratici. Inoltre ricoprì per oltre sedici anni la carica di Direttore Sanitario dell’ONMI (Opera nazionale maternità ed infanzia) per la provincia di Perugia la cui attività principale era di prestare aiuto ed assistenza medica gratuita alle famiglie indigenti e agli orfani.

Fu eletto Deputato nel collegio proporzionale di Perugia alle elezioni tenutesi il 7 giugno 1953. Da quella data, fino al giugno del 1958, si divise fra Roma e l’Umbria per poter proseguire anche la sua professione di medico. Tutta la sua attività di parlamentare fu volta a promuovere prevalentemente proposte di legge sanitarie e di riassetto economico in questo settore.

Nel dicembre del 1957 fu fra i soci fondatori della Famiglia Perugina, associazione nata allo scopo di mantenere fra i cittadini il senso storico e le tradizioni della città, di tutelarne gli interessi culturali, economici e sociali e di contribuire al suo sviluppo e progresso.

Fu eletto sindaco nel 1964: legò in quegli anni il suo nome a molti progetti di miglioramento del Capoluogo. Ebbe molto a cuore in particolare l’istruzione.

Berardi fu anche musicista e compositore di musica sacra. Molte delle sue composizioni sono oggi conservate presso la Biblioteca Augusta.

Oggi è sepolto presso il Cimitero monumentale di Perugia all’interno della cappella di famiglia.

Sitografia:
https://www.umbria24.it/attualita/perugia-intitolata-allex-sindaco-antonio-berardi-rotonda-vicino-allospedale
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Berardi_(politico)
foto: Wikipedia