Ruggero Torelli
Perugia, 1820 – 1894
Ruggero Torelli fu un medico molto apprezzato. Inizialmente vicino al mondo della Chiesa, fece i primi studi in seminario, ma poi se ne allontanò. Frequentò la facoltà di medicina presso l’Università degli Studi di Perugia e proseguì a Bologna, dove conseguì la laurea nel 1844.
Dal ‘48 al ’51 operò a Torgiano e successivamente, a Perugia, dimostrò ampliamente le sue abilità nell’ambito della chirurgia. Andò dunque a Napoli per affinare la sua tecnica e tornato a Perugia rimase all’ospedale civico.
Nel 1862 gli venne assegnata la cattedra di chirurgia presso la facoltà di medicina dell’Università degli Studi di Perugia, dove rimase ad insegnare patologia chirurgica fino ai suoi ultimi anni.
Una volta ritiratosi dalle cariche pubbliche si dedicò alla scrittura, in particolare alla creazione di sonetti in dialetto perugino, la maggior parte dei quali scritti nel suo ultimo decennio di vita.
Di seguito è riportato il sonetto XXII tratto dalla raccolta Sonetti ed altre poesie in dialetto perugino, pubblicata postuma nel 1895.
IO
Chi sò' io? ’l voi sapello? Eccheme quae,
Ve faccio ’l mi ritratto ’n do battute:
La barba ho bianca e n’ me la taglio mae,
Poche capeglie e quilli pò’ canute.
Ho sessantacinqu’anne; bell’etae!
Me reggo ma nun ho ’na grèn salute;
N’ so bello, ma per vecchio posso stae,
Nn’ ho vizie e, che m’arcorde, n’ l’ho ma ’ute.
So legge e scrive, ma cussi cussie,
Dicono che n’ so pu tanto bestione,
Ma le linguacce s’ on da lassò die.
Si n’ ce fusson tol mondo glie ’mbroglione.
I gesuite e l’ altre porcarie,
’Nsin a cent’ anne camparia benone.
Bibliografia:
- R. Zuccherini, Il Cimitero Monumentale di Perugia, ali&no editrice, Perugia, 2012.
- Sonetti ed altre poesie in dialetto perugino, Ruggero Torelli, a cura di Ettore Verga.