Contenuto inserito il: 14-06-2022 Aggiornato al: 17-06-2022

Miliocchi Guglielmo

Perugia  1873-1958



Guglielmo Miliocchi conosciuto come “il Mazzini di Perugia”. Era figlio di un calzolaio e di una sarta del Rione di Porta Sant'Angelo, fu maestro di scuola elementare e attivista del Partito Repubblicano Italiano.
Sin da giovane venne a contatto con ambienti anarchici e socialisti come il circolo Guglielmo Oberdan e l’associazione repubblicana-socialista “Gioventù Operosa”, entrando poi nelle fila del Partito Repubblicano, sulla scia delle idee che lo legavano a Giuseppe Mazzini.

Diplomatosi alle scuole magistrali, insegnò a Perugia come sotto-maestro delle Scuole Elementari Urbane Maschili.
Nel 1900 fu radiato dall'insegnamento per idee anticlericali ed anti-monarchiche ed accusato di aver promosso comizi non autorizzati e per aver diffuso il libro I doveri dell'uomo di Giuseppe Mazzini.

Nel 1901, fondò, insieme all'amico e docente di filosofia Zopiro Montesperelli il settimanale dei repubblicani umbro-sabini Il Popolo, per il quale svolse l’attività di pubblicista, incaricato prevalentemente di relazionare sui Congressi del Partito. Nello stesso anno aderì alla Massoneria, entrando nella Loggia Guardabassi.

Nel 1909 fu nominato segretario del Comitato per le celebrazioni del Cinquantenario del 20 giugno 1859, data che segna la fine del governo dello Stato pontificio a Perugia.

Dal 19 agosto 1914 al 20 marzo 1915 si arruolò volontario nella Legione Garibaldina prendendo parte all’impresa delle Argonne insieme alla Legione straniera francese.  Durante questa impresa strinse amicizia con Peppino Garibaldi, il fratello Bruno Garibaldi, Giuseppe Chiostergi e molti altri futuri esponenti politici. Dalla trincea scrisse un diario intitolato Ricordi dal Fronte che pubblicò poco alla volta su Il Popolo.

Dal 1909 al 1918 fu eletto consigliere comunale a Perugia per il Partito Repubblicano e, dopo l'avvento della Repubblica Italiana, dal 1946 al 1957 con deleghe su istruzione, scuola e problemi sociali. Miliocchi propose anche di creare a Perugia una "biblioteca itinerante".

Organizzò diverse manifestazioni e raccolte di firme per un monumento ai Caduti del 20 giugno 1859 da realizzarsi in piazza Giordano Bruno, davanti alla Basilica di San Domenico e per l'edificazione di un centro ricreativo laico per ragazzi.
In difficoltà dopo l'avvento del fascismo, ne patì rappresaglie, umiliazioni ed incarceramenti. Perse per sempre la possibilità di insegnare e fu annoverato tra gli schedati politici sottoposti a severa e costante sorveglianza. Costretto a cambiare casa più volte ed a patire la fame, si procacciava da vivere come distributore e venditore di giornali, lunari ed almanacchi porta a porta.

Dopo la liberazione di Perugia il 20 giugno 1944, insieme ad Aldo Stornelli ridiede impulso alla Società Generale di Mutuo Soccorso  e fu incaricato di responsabilità civiche e pubbliche. Intrattenne una corrispondenza epistolare con molti vecchi amici mazziniani e garibaldini, tra cui Cipriano Facchinetti e Randolfo Pacciardi. In ragione del suo operato di giornalista e pubblicista fu nominato presidente e decano del Circolo della Stampa di Perugia.
Gli ultimi anni della sua vita li passò in povertà, circondato dall'affetto di amici e discepoli come Vittor Ugo Bistoni, Luigi Antonelli ed il poeta dialettale umbro Claudio Spinelli. Morì a Perugia, nella sua ultima abitazione di borgo Sant'Angelo e fu sepolto nel Cimitero monumentale. Sulla sua lapide sono incise le parole del suo testamento spirituale: Ho vissuto e muoio nella fede di Giuseppe Mazzini.

Il Comune gli intitolò una via attorno agli anni sessanta e una sala riunioni dell'Associazione Culturale del borgo Sant'Angelo.

Il 20 giugno 1987 la Società Operaia di Mutuo Soccorso appose una lapide in suo onore nella zona di Porta Sant’Angelo nel centro storico di Perugia.



Nel 2019, a poco più di sessant’anni dalla morte, Perugia volle ancora ricordarlo con un busto marmoreo nei giardini presso la Chiesa di Sant’Ercolano inaugurato alla presenza del sindaco di Perugia Andrea Romizi e del Gran Maestro Stefano Bisi.

 
Sitografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Miliocchi 
http://www.antifascismoumbro.it/personaggi/miliocchi-guglielmo

foto:
https://www.grandeoriente.it/perugia-un-busto-marmoreo-in-onore-di-guglielmo-miliocchi/ 
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