Contenuto inserito il: 14-04-2023 Aggiornato al: 14-04-2023

Evangelisti Giuseppe

Perugia, 1873 – Nizza, 1935

Evangelisti si distinse per il suo animo fortemente garibaldino, repubblicano e antifascista. Nativo del rione di Porta Sant’Angelo, si dedicò all’attività di decoratore fin da una giovanissima età.
Entrò a far parte della massoneria, nello specifico nella loggia di Francesco Guardabassi e successivamente conobbe Gugliemo Miliocchi, con il quale strinse un forte legame di amicizia.
Evangelisti fu un grande sportivo, considerato uno dei pionieri del ciclismo umbro.
Partecipò a molte gare e nel 1892 divenne campione regionale. Fu anche uno dei fondatori del Veloce Club Perugia. A lui è stato intitolato il palazzetto dello sport  PalaEvangelisti nel 1984, che dal 2018 è noto col nome di PalaBarton.


Busto commemorativo Evangelisti, PalaBarton, Pian di Massiano.

Si arruolò nei garibaldini e partì per la Grecia quando Ricciotti Garibaldi, figlio di Giuseppe e Anita Garibaldi, chiese aiuto contro l’impero ottomano nel 1897. Combatté contro i tedeschi in Francia, dove venne insignito della Legione d’Onore per i meriti conseguiti in battaglia nel 1915.
Tornò in Italia e si arruolò come volontario nella prima guerra mondiale.
A causa delle sue posizioni antifasciste, venne catturato nel 1926 e liberato solo due anni dopo. Nel 1930 riuscì ad espatriare in Francia, dove morì 5 anni dopo.
Nella sede della sezione del Mutuo Soccorso di Perugia è conservata la sua camicia rossa.
Sulla sua tomba è presente la seguente epigrafe: “Artista di gioiosa luminosità / ciclista eccelso / nell’ardimento e nel sacrificio / cuore dei cuori / Giuseppe Evangelisti / garibaldino in Grecia / garibaldino nelle Argonne / garibaldino al Col di Lana / ebbe fino alla morte / su tutto un amore: l’Italia.”

Sitografia:
- https://www.istitutostudistoricigaribaldi.it/documenti/Quaderno_52.pdf
- http://www.latramontanaperugia.it/articolo.asp?id=7960