Bonacci Brunamonti Maria AlindaPerugia, 1841-1903Maria Alinda Bonacci, poetessa perugina di rilievo, venne avviata agli studi classici da suo padre, mentre sua madre, profondamente cattolica, la indirizzò giovanissima a comporre versi principalmente di carattere religioso e nel 1856 pubblicò i Canti, dedicati a Pio IX.Nello stesso anno dovette trasferirsi a Recanati e in questo periodo scrisse i Versi Campestri, idilli ed elegie di ispirazione leopardiana e tassiana.Le rivolte perugine del 20 giugno la portarono a scrivere dei versi di carattere politico successivamente raccolti nei Canti Nazionali pubblicati nel 1860. In quello stesso anno fu l’unica donna ammessa a votare per speciale concessione del seggio di Recanati per la conferma dell’annessione delle Marche e dell’Umbria alla monarchia sabauda.Bonacci si sposò nel 1868 con Pietro Brunamonti Serafini, docente di filosofia del diritto all’Università di Perugia, col quale ebbe tre figli. Stabilirono la loro residenza a Perugia in via dei Priori (dove ora c’è una lapide in ricordo della poetessa) e in questo periodo strinsero amicizia con intellettuali quali Giacomo Zanella, Vittoria Aganoor Pompilj, Andrea Maffei e Antonio Stoppani.Influenzata dallo stesso Zanella scrisse le opere in versi Nuovi canti (1887) e Flora (1898). Per quanto riguarda la prosa, sono da segnalare Discorsi d'arte (1898) e i Ricordi di viaggio, pubblicati postumi nel 1905 e nel 1907.Una grave malattia che la colpì nel 1897 le impedì di continuare a scrivere, finché morì nel 1903. L’amica poetessa Vittoria Aganoor la ricordò nella sua poesia Pei funerali di Alinda Brunamonti.Il monumento funebre Bonacci-Brunamonti del Cimitero Monumentale di Perugia è l’ultima opera realizzata in collaborazione tra gli scultori Mignini padre e figlio. Come riporta Sabrina Massini nel libro Il Cimitero Monumentale di Perugia 1849-1945: “Non mancano tutti gli attributi connessi alla poesia: il lauro, i libri, il richiamo all’antichità tramite le sfingi.”L’epigrafe sulla tomba presenta la seguente iscrizione:“Onore e decoro delle lettere italiane/ negli scritti in versi ed in prosa monumento dell’altissimo ingegno/ scolpì con magistero mirabile la dolce anima sua/ illuminata da tre amori costanti Dio la famiglia l’arte/ si spense in Perugia il II febbraio MCMIII/ fra il dolore dei suoi ed il compianto di tutta Italia.”A seguire l’epigrafe in ricordo di suo marito: “Accanto alla diletta compagna di studi / vissuto in intima corrispondenza di pensieri e di affetti / riposa/ PROF.AVV. PIETRO BRUNAMONTI SERAFINI/ maestro valente di filosofia del diritto nell’Ateneo di Perugia/ preside amato e desiderato della facoltà giuridica/ marito e padre amorosissimo/ assiduo nei pubblici uffici ove pose rara intelligenza rettitudine bontà di cuore/ morì in Bevagna il II ottobre MCMXIII.La figlia Bice il genero Prof. Luigi Tarulli qui lacrimando ne composero le salme adorate.”Sitografia:https://siusa.archivi.beniculturali.it/inventari-pdf/umbria/Inventario_Brunamonti_LR.pdfhttps://www.treccani.it/enciclopedia/bonacci-brunamonti-maria-alinda_%28Dizionario-Biografico%29/https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Alinda_Bonacci_BrunamontiBibliografia:- R. Zuccherini, Il Cimitero Monumentale di Perugia, ali&no editrice, Perugia, 2012.- S. Massini, Il Cimitero Monumentale di Perugia 1849-1945, Perugia, 2002.Foto:Wikipedia