Nel XVI sec. fu inglobata in un edificio più grande. Anche l’orientamento fu invertito, visto che tracce del primitivo ingresso sono visibili sul retro.Alcuni reperti etruschi sono stati inglobati nelle mura perimetrali.
I più antichi affreschi della città
L’originario soffitto a capriate è stato abbassato e sostituito nel XVI sec. con volta a botte. All’interno si ammira uno splendido ciborio in marmo del periodo longobardo dell’VIII sec., con un compendio di temi figurativi paleocristiani-ravennati, mescolati a quelli di derivazione classica, quali i pavoni, gli specchi rovesciati.
Nella parete di fondo è la statua di San Prospero di gusto arnolfiano della fine del XIII sec.
Nell’unica cappella di destra sono gli affreschi più antichi di Perugia, datati 1225, di Bonamico, un artista locale che con la sua semplicità stilistica, rompe gli schemi della tradizione bizantina.
Il suo gusto primitivo “sermo rusticus” contrasta con la complessità iconografica di ispirazione paleocristiana e greca (secondo P. Scarpellini).